Per rimanere in forma durante la gravidanza, l’attività fisica in una piscina riscaldata non è solo ammessa, ma anche vivamente consigliata.
Molte donne, quando scoprono di aspettare un bambino, si preoccupano per i cambiamenti che il corpo riserverà loro, dall'aumento di peso ai dolori alla schiena, e si chiedono se un po' di attività fisica leggera, non possa essere una buona idea.
Se la mamma non ha problemi di salute o condizioni fisiologiche particolari che possano impedirlo, e se il parere del medico è favorevole, sono molti gli sport adatti. L'importante è non sforzarsi mai troppo e comunicare all'istruttore o a chi seguirà il percorso, lo stato di gravidanza, per evitare di esagerare o di fare movimenti che creino problemi più fastidiosi di un semplice stiramento muscolare.
Le attività che si possono scegliere sono davvero tante. Negli ultimi anni vanno di moda lo yoga e il pilates, discipline apparentemente dolci ma estremamente rilassanti e utili, anche per la preparazione al parto. Le tecniche di rilassamento e di respirazione che si imparano in questi corsi, sono molto utili durante il travaglio.
Se la stagione lo consente, ci si può dedicare poi a delle passeggiate quotidiane in bicicletta o a delle salutari camminate, per non parlare del tai chi, vera e propria novità per le mamme in attesa.Ma se vogliamo un'attività divertente e rilassante, che ci faccia fare poca fatica garantendo un buon risultato in termini di allenamento e benessere, dobbiamo recarci in una piscina.
Come affrontare la gravidanza facendo esercizi in piscina
L'attività in acqua durante la gravidanza è in assoluto quella meno faticosa e più comoda. Il peso del pancione viene alleviato dalla densità dell'acqua, non si suda facendo attività e il massaggio dato dall'acqua sul corpo è estremamente rilassante. Inoltre, se non si tratta della prima gravidanza, è un momento piacevole che si può condividere con i propri bambini, magari seguendo dei corsi di nuoto neonatale. E' sempre meglio non esagerare con il movimento, e se si scelgono discipline particolari, è buona norma essere seguite da un istruttore. A seconda del periodo dell’anno in cui la donna resta incinta, inoltre, potrebbe aiutare a combattere il caldo estivo.
Fare del movimento in acqua ha diversi benefici a livello psicofisico: il movimento porta a una migliore ridistribuzione dei liquidi, evitando la ritenzione idrica, favorendo una naturale diuresi che dura fino a 4 ore dopo la fine dell'attività; c'è un maggior ritorno venoso, che migliora la circolazione sanguigna, evitando le vene varicose agli arti inferiori e migliorando la prestazione del cuore; viene aumentata la capacità respiratoria; si attiva il metabolismo. Nuotare è un vero toccasana per le gambe, le articolazioni, la muscolatura, la colonna vertebrale, il bacino e le giunture in generale.
Gli esercizi da fare
Ci sono diverse attività che si possono praticare in piscina, dal nuoto, all'acquagym, al watsu, che con i suoi movimenti dolci e lenti, effettuati dall'operatore, permettono il massimo del relax per la futura mamma.
Le sessioni non dovrebbero durare più di un'oretta, non dovrebbero mai essere intense e superare le 2-3 volte alla settimana.
Per quanto riguarda l'acquagym, solitamente ci sono istruttori specializzati nella ginnastica in gravidanza, che mostrano esercizi divertenti e poco faticosi per le future mamme; per quanto riguarda il nuoto, a seconda dell'ingombro della pancia e dell'allenamento, si potranno fare vasche a stile libero. Il dorso rimane lo stile più semplice e rilassante.
Cosa evitare
Non strafare è l'unico comandamento da rispettare. Il fatto che in acqua il peso del corpo sia ridotto di 1/6, non significa che non dobbiamo stare attente alla quantità e al tipo di movimento che facciamo. Se possiamo scegliere, rechiamoci in piscina nei momenti in cui è meno affollata, e mettiamoci in testa che la nostra salute e quella del bambino, sono le due ragioni più importanti per cui stiamo facendo del movimento.
Non proseguiamo se sentiamo dolori o fastidi. Anche in acqua ci si può far male per troppa leggerezza.
Si possono fare male gli esercizi, tenendo una postura sbagliata e compromettendo i muscoli. Il nostro corpo va ascoltato sempre.
Stiamo attente agli sbalzi di temperatura. Non è facile prendere freddo in piscina, ma se capita, c'è il rischio di dover combattere con un raffreddore per il quale non possiamo prendere farmaci.
Igiene dopo piscina
Dopo l'attività in piscina, per quanto ci sia attenzione all'ambiente e sia ormai impossibile trovare piscine non perfettamente pulite, è sempre meglio fare subito una doccia calda, usando le ciabattine (da levare solo quando si entra in acqua, per evitare malattie da contatto tipo micosi o verruche), e utilizzando un detergente delicato, in grado di contrastare gli effetti del cloro e di ridare idratazione alla pelle. L'ideale è un detergente oleoso. L'asciugamano non va mai scambiato o prestato, e soprattutto, è necessario prestare attenzione a non appoggiarsi al muro della doccia quando ci si lava (cosa non semplice, soprattutto dopo il settimo mese).
Fino a quando continuare?
Come per la maggior parte delle attività sportive in gravidanza, non c'è un momento in cui ci si deve per forza fermare. Tutto dipende da come procede la gravidanza e da come si sente la futura mamma.
L'importante è informare sempre il ginecologo di quel che si fa, in modo da escludere controindicazioni dovute all'avanzare della gravidanza.
Qual è il costume più adatto?
La scelta del costume è una cosa meno semplice di quel che può sembrare, perchè anche con il pancione, pur essendo una semplice attività di allenamento, alle donne piace sentirsi bene con sé stesse, e indossare un costume da bagno, può essere davvero un trauma. In questo caso dobbiamo puntare solo alla comodità e alla libertà di movimento.Il bikini è stato sdoganato da anni dalle donne incinte, ma forse, per degli esercizi in vasca, potrebbe risultare poco pratico, specialmente se siamo delle amanti del due pezzi a triangolo.
Il costume intero è sempre una scelta molto chic e molto comoda. Un olimpionico rimane sempre il modello più adatto per le attività acquatiche, anche se spesso è meno grazioso di quei bei costumi da copertina.
L’importante è poterci muovere senza costrizioni, seguire un allenamento senza spalline che cadono e magari contenere anche un po' la pancia!