Cos'è l'ansia da separazione e a che età si manifesta? Quanto dura? Sono le domande di ogni mamma. Vediamo qualche utile consiglio.
Cos’è a quando si manifesta
L’ansia da separazione può comparire nel bambino all’incirca a 8 mesi. È la paura di essere abbandonato che si manifesta quando la figura di riferimento più importante per lui, che di solito è la mamma, si allontana. Il bambino si sente in pericolo perché teme che la madre non faccia più ritorno: ha imparato a distinguere i volti umani ma non ha ancora piena consapevolezza delle dimensioni di spazio e tempo, quindi se la madre non è fisicamente presente per lui è come se fosse sparita per sempre.
Normalmente la reazione del piccolo è un grosso pianto. L’intensità delle paure però, dipende dal suo temperamento e potrebbe avere anche difficoltà ad addormentarsi o svegliarsi molto di frequente durante la notte.
Quando piange davvero tanto
È vero che l’ansia da separazione è un fenomeno fisiologico ma alcune reazioni del bambino possono sembrare esagerate, come un pianto talmente disperato da rendere impossibile allontanarsi, oppure una paura eccessiva quando viene lasciato con persone delle quali si è sempre fidato. In questo caso potrebbero esserci difficoltà più profonde probabilmente legate a contesti familiari difficili, di conseguenza può essere necessario chiedere aiuto a un esperto.
Ansia da abbandono: come aiutarlo
Il momento il cui il genitore si allontana non è difficile solo per il bambino, ma può esserlo anche per mamma e papà. Le reazioni del figlio possono avere ripercussioni emotive importanti anche negli adulti, come ad esempio il senso di colpa. Ma cosa si può fare per aiutare il bambino?
La prima cosa da fare è evitare di allontanarsi da lui all’improvviso e senza fornirgli spiegazioni. Non è vero che i bambini così piccoli non possono comprendere ciò che gli diciamo, anche se è necessario farlo usando parole semplici. Inoltre è importante rassicurarlo sul futuro e dirgli che mamma e papà ritorneranno. Così facendo il bambino comprenderà di più cosa sta succedendo, in caso contrario potrebbe avere più paura e la sua sensazione di smarrimento potrebbe essere amplificata. Può anche essere d’aiuto offrire al bambino un oggetto sostitutivo a cui è particolarmente legato, come il suo pupazzo preferito o una maglia della madre, ma solo se non è l’unico modo in cui il piccolo viene rassicurato.
Ambientamento al nido
L’inizio dell’asilo nido è per molti bambini la prima vera separazione dai genitori e quindi può essere la causa scatenante dell’ansia da separazione. Ad aggravare la situazione non è solo la distanza dalle persone che normalmente si occupavano di lui, ma anche l’ambiente nuovo che gli può sembrare pericoloso o spaventoso.
Se il bambino risulta eccessivamente spaventato sarebbe opportuno portarlo al nido solo dopo il primo anno di età e procedere con un inserimento graduale. In questo modo il piccolo potrà studiare questo nuovo luogo in compagnia di una persona di cui si fida e poco alla volta. Così facendo sarà più facile per lui padroneggiare il nuovo ambiente e le nuove emozioni.
All’inizio, anche quando può sembrare meno spaventato di altri, un bambino che ha appena cominciato questa nuova esperienza potrebbe tornare a casa e mostrare un particolare attaccamento Alla mamma. È normale, ha bisogno di essere rassicurato e di sentire che la madre ci sarà sempre, per questo è bene assecondare queste richieste.
Conclusioni
È fondamentale prestare attenzione al bambino, cercando di capire se è triste oppure se i sintomi lasciano intendere che ci sia qualche problema più grave. Per questo è importante non sminuire mai le sue emozioni o rimproverarlo per le sue paure.
È altrettanto fondamentale fare attenzione anche alle proprie reazioni emotive, talvolta infatti la separazione dal neonato è preoccupante o spaventosa anche per un adulto e può capitare che l’umore del genitore influenzi quello del bambino.