Tatuaggi e sole: i consigli per proteggerli anche al mare
Quando si fa un tatuaggio, certamente lo si fa per sé, per portare per tutta la vita un significato importante stampato sulla propria pelle. Lo si fa, però, anche per gli altri, per mostrarlo e farlo apprezzare. Il momento e il luogo migliori? L’estate, a luglio e agosto, tra spiaggia, mare e piscina. In generale, però, questo può porre un problema da non sottovalutare: l’effetto dei raggi solari sui tatuaggi.
Forse non tutti lo sanno, ma le radiazioni emesse dal sole (raggi UVA e raggi UVB, per la precisione, quindi anche quelli delle lampade abbronzanti) possono avere un effetto negativo sui tatuaggi, e portarli a sbiadire e perdere definizione. Ma quali sono i tattoo più colpiti dal problema? E soprattutto, quali sono i migliori consigli per proteggere i tatuaggi dalla luce del sole senza rinunciare ai viaggi, al fitness e alle calde giornate in spiaggia? Ecco tutti i consigli e le informazioni da sapere.
Cosa provoca la luce del sole ai tatuaggi?
In primo luogo, bisogna cercare di capire quali sono gli effetti dell’esposizione al sole e alla luce solare diretta.
In linea generale va detto che il sole offre molti benefici per la pelle e non solo, anche per tutto il corpo. È fondamentale soprattutto per la sintesi della vitamina D, che il nostro organismo non potrebbe ottenere solo con dieta e alimentazione e che è funzionale alla salute delle ossa; inoltre, ha diversi effetti psicologici, in quanto contribuisce al buonumore, e ha un indubbio vantaggio estetico, dal momento che per noi oggi l’abbronzatura è un segno di bellezza.
Tuttavia, non bisogna trascurare il fatto che un eccesso di esposizione al sole può essere rischioso e porta con sé diversi svantaggi e problemi, specie a carico della pelle. Il sole è il principale responsabile del cosiddetto fotoinvecchiamento, ossia l’invecchiamento cutaneo dovuto alla luce, che determina alcuni tipi specifici di rughe e macchie solari.
In più, per giungere al punto che più ci interessa, il sole può avere effetti nocivi sui tatuaggi. La penetrazione dei raggi ultravioletti nella pelle e nel derma sottostante, infatti, arriva inevitabilmente fino ai pigmenti colorati di cui il tatuaggio è composto.
Sia il calore che la luce possono innescare una serie di reazioni naturali che hanno l’effetto di consumare il disegno, in maniera tale che l’inchiostro diventi meno luminoso e brillante, più sfumato e privo di nitidezza.
Questo problema può manifestarsi soprattutto se la realizzazione del tatuaggio è recente. Dopo un tatuaggio la pelle ha bisogno di tempo per tornare ad essere liscia e senza crosticine di colore. Esponendo al sole un tatuaggio appena fatto, quindi, i raggi ultravioletti potrebbero penetrare nella cute con ancor più facilità e rovinare il disegno, oltre che causare danni a livello cutaneo.
I tatuaggi più delicati sotto il sole
Prima di riflettere sui modi per evitare che il sole rovini i tatuaggi, possiamo chiederci se alcuni tatuaggi siano più esposti di altri agli effetti della luce solare. Anche se le caratteristiche specifiche di ciascun tatuaggio sono moltissime, così come quelle di ogni singolo tipo di pelle, in linea di massima si può dire che ci sono determinati tattoo che possono essere rovinati più facilmente dal sole.
Senza dubbio esiste una resistenza differente da parte di pigmenti diversi. In altri termini, alcuni colori, per quanto magari appaiano più vividi appena vengono applicati, possono essere più facilmente cancellati o sbiaditi da una forte esposizione ai raggi UV.
In particolare, si può dire che un tatuaggio nero ha una maggiore resistenza al sole rispetto a uno colorato, o comunque a pigmenti di tonalità differenti. Non è possibile stilare una classifica vera e propria, ma di norma uno dei pigmenti che più è affetto dalla luce solare è il rosso, nelle sue varie tinte, e a seguire i colori pastello e quelli più tenui.
Si tratta, come si può vedere, di molti colori utilizzati comunemente per realizzare i più diversi tipi di tatuaggio (disegni, scritte, segni di vario genere). Certo però non varrebbe la pena rinunciare a un bel pigmento vivace solo per timore che si possa scolorire al sole.
Per questo motivo è possibile utilizzare tutti i colori che si desidera, purché ci si protegga adeguatamente applicando una crema solare adeguata sulla zona interessata, ossia una ad alta protezione (SPF pari o superiore a 50+), ogni volta che ci si deve esporre al sole per un periodo di tempo prolungato.
Ma non è solo la tipologia di colore a influire sulla resistenza al sole del tatuaggio. Altre caratteristiche entrano in gioco, tra cui la posizione dei tatuaggi sulle varie parti del corpo. Se l’area interessata è più esposta (per esempio spalle, braccia, mani o collo) naturalmente l’effetto del sole sarà più dirompente; se invece è più nascosta (come i glutei, o la coscia), allora il problema sarà meno evidente, ma in ogni caso da non sottovalutare.
Tatuaggi e sole: i consigli utili
Dopo aver visto qual è il meccanismo che fa sì che il tatuaggio sbiadisca alla luce solare, e quali sono i tatuaggi che rischiano di più, ecco allora qualche trucco e alcuni consigli utili per preservare il tatuaggio dagli effetti negativi dell’esposizione al sole.
Il primo consiglio, il più importante non solo per una questione estetica ma anche di benessere e salute della pelle, è quello di attendere che la pelle torni ad essere liscia e senza crosticine di colare prima di esporlo alla luce solare diretta. I tempi sono, in media, pari a un paio di settimane, ma aspettare un po’ di più potrebbe essere anche più prudente.
Durante questo periodo, bisogna seguire tutte le regole igieniche corrette e le indicazioni date dal tatuatore o dal proprio dermatologo.
In particolare, bisogna ricordarsi di applicare una crema apposita a cadenza regolare, con effetti rigeneranti, lenitivi. Occorre inoltre mantenere la zona interessata sempre ben pulita: va lavata, sempre a intervalli regolari, usando acqua tiepida e un sapone neutro o naturale, privo di agenti chimici potenzialmente irritanti. Le crosticine che si formano non dovrebbero essere mai tolte con le unghie, per non compromettere la fissazione del colore: basta lasciare che cadano spontaneamente.
Se, in questa fase del processo di rigenerazione, diventa indispensabile esporsi al sole continuativamente per qualsiasi motivo, è fortemente consigliato coprire il tatuaggio utilizzando preferibilmente della garza sterile di cotone, o un qualche mezzo analogo, così che possa essere protetto completamente.
Infine, molte precauzioni possono essere abbandonate, tranne una: l’utilizzo costante di una crema solare a protezione elevata sul tatuaggio. Per i motivi che abbiamo elencato in precedenza: fare in modo che il tattoo non sia esposto troppo ai raggi UV è un ottimo modo per garantirgli una vita lunga e una vividezza costante.
Tatuaggi e sole: gli errori da evitare
Infine, ecco altri consigli utili, questa volta relativi agli errori da non fare quando si vuole esporre un tatuaggio al sole, soprattutto nella stagione estiva:
- non dimenticare mai la crema solare. Lo ripetiamo nuovamente, perché è probabilmente il consiglio più importante. In generale, per la cura e la sicurezza della pelle tatuata e non, prima di prendere il sole è sempre consigliabile proteggere il tatuaggio con creme solari adeguate, ad alto grado di protezione, per la prevenzione di scottature, vescicole e altre irritazioni. Il tatuaggio, anche dopo anni dalla sua realizzazione, andrebbe sempre protetto utilizzando una crema con protezione solare molto alta (SPF 50+);
- non affrettare i tempi per l’esposizione al sole, altrimenti l’effetto dei raggi UV sarà potenziato, e potrebbe risultare molto dannoso per il benessere della pelle e l’estetica del tattoo;
- meglio evitare i bagni in mare o in piscina nei primi tempi. Il contatto con determinati agenti chimici come il sale e il cloro potrebbe contribuire anch’esso a sbiadire e rendere meno definito il tatuaggio, al pari dell’azione del sole. Andare al mare o in piscina subito dopo il tatuaggio è possibile, ma ad alcune condizioni, su tutte quella di fare una bella doccia subito dopo il bagno, o almeno a fine giornata. Altrimenti, meglio restare a casa per un po’;
- preferire alcuni colori e alcune posizioni per il proprio tatuaggio. Se si è preoccupati per la sua durata nel tempo, è meglio evitare fin da subito di farselo fare in un luogo esposto, e scegliere una tinta a prevalenza di nero. Chiedere consiglio a un professionista, in questo caso, è sempre un’ottima idea;
- utilizzare una crema idratante a base di pantenolo come Bepanthenol Tattoo Pasta Trattamento Intensivo, crea uno strato protettivo naturale e traspirante che fornisce il livello di idratazione necessario per aiutare la pelle a rigenerarsi dall’interno e a stabilizzare la naturale funzione di barriera cutanea. È priva di profumi, coloranti e conservanti.