La dermatite da pannolino è uno dei più comuni problemi dermatologici dell’infanzia e nei neonati può causare disagi e complicazioni.
Introduzione
La dermatite da pannolino è una dermatite eritematosa e, per questo, anche detta eritema da pannolino. Compare sin dai primi mesi di vita e può insorgere fino al quindicesimo mese, quando il bambino comincia a essere in grado di stare seduto e, in particolar modo, quando inizia a consumare cibi solidi.
Le cause di questa condizione sono da imputare allo sfregamento del pannolino sulla pelle del bambino, alla sudorazione e alla eccessiva umidità della pelle, alla macerazione e ristagno prolungato di feci e urine acide [2.1], all’utilizzo di saponi e detergenti contenenti profumo e sostanze chimiche, il tutto peggiorato dall’utilizzo di pannolini che non permettono un’adeguata traspirazione, creando un ambiente favorevole alla proliferazione di patogeni.
L’eritema da pannolino può, inoltre, essere dovuto ad altri fattori, come la mancanza o l’eccesso di igiene, la presenza di diarrea, che peggiora la situazione e la composizione di alcuni pannolini (cellulosa, gomma); può, però, essere sintomo anche di altre patologie della cute, come la dermatite seborroica o la psoriasi.
I sintomi dell'irritazione da pannolino comprendono pelle infiammata nella zona coperta dal pannolino, inclusi glutei, cosce e genitali, sensazione di prurito e fragilità cutanea in tale area, presenza di lesioni e manifestazione di disagio, irritabilità o pianto, in particolare durante il cambio del pannolino.
Irritazione da pannolino
L'irritazione da pannolino appare generalmente nelle aree esposte all’agente offendente e può svilupparsi anche da componenti del pannolino o dai prodotti per la pulizia applicati nell'area interessata. In presenza di dermatite da pannolino, infatti, l'uso di salviette o pannolini che contengono sostanze potenzialmente irritanti o allergizzanti (come fragranze profumate o coloranti) possono aggravare la condizione.
In ogni caso, se si sospetta una dermatite allergica da contatto, soprattutto dopo la mancata risposta alla terapia, è vivamente consigliato rivolgersi al medico.
È bene, infine, ricordare che, sebbene la dermatite da contatto sia la causa più comune, ci sono molte condizioni simili che non dovrebbero essere ignorate, come ad esempio la psoriasi o le dermatiti derivate da candida, da streptococco e da herpes, oppure da patologie più rare e complesse.
Tipologie
I tipi di dermatite da pannolino includono la dermatite da irritazione, che è la forma più comune e si verifica quando l'area del pannolino del bambino rimane eccessivamente umida e/o in contatto prolungato con urine e feci. La dermatite da candida si manifesta a causa della proliferazione eccessiva di un tipo di fungo chiamato candida, naturalmente presente nel tratto digestivo del bambino.
In rari casi, certi tipi di batteri, come lo stafilococco o lo streptococco, possono causare dermatite da pannolino, nota anche come impetigine. Infine, se il bambino ha la pelle sensibile, potrebbe sviluppare una dermatite da pannolino dovuta a reazioni allergiche agli ingredienti presenti in alcuni pannolini, salviettine e/o creme per il cambio.
Dati epidemiologici
Nei lattanti, la prevalenza stimata della dermatite da pannolino varia dal 7 a oltre il 40 percento. La dermatite da pannolino può manifestarsi già dopo una settimana dalla nascita, tuttavia l'incidenza massima si registra tra i 9 e i 12 mesi di età.
Sintomi
I sintomi, solitamente, si manifestano nell’area direttamente interessata, ovvero quella che rimane coperta dal pannolino (genitali, natiche, cosce, ecc.).
Uno dei sintomi più comuni dovuti alla dermatite da pannolino è l’arrossamento che può essere di varia entità e comparire a chiazze a livello delle natiche e dei genitali. La pelle sotto al pannolino diventa rossa a causa della frizione di quest’ultimo e delle sostanze irritanti contenute nelle feci, nell’urina, nel pannolino stesso e in alcuni tipi di saponi e detergenti.
L’arrossamento può dare fastidio e bruciare e la pelle può risultare gonfia e calda al tatto.
Nonostante l’arrossamento possa spaventare, trattandosi nella maggior parte dei casi di dermatite da pannolino, si può risolvere con i semplici accorgimenti e rimedi elencati sopra: buona pulizia, cambi frequenti e creme protettive e traspiranti.
La dermatite da pannolino, inoltre, si presenta con abrasioni, croste, e quando grave, ulcere e coinvolge i glutei, i genitali, il basso ventre e la parte superiore delle cosce.
Pur essendo una condizione benigna e solitamente transitoria (presenta remissione nel giro di pochi giorni se trattata adeguatamente) non è da sottovalutare e trascurare in quanto potrebbe causare infezioni più gravi come la candidosi, un infezione fungina; in questi casi la pelle del bambino si presenta liscia, di colore rosso acceso, quasi traslucida.
Trattamento
Il trattamento della dermatite da pannolino inizia mantenendo l'area interessata il più pulita e asciutta possibile, procedendo al cambio immediato di pannolini bagnati o sporchi per ridurre l'umidità sulla pelle del neonato.
È consigliabile pulire delicatamente l'area del pannolino con acqua e un panno morbido. L'uso di salviette monouso è possibile, tuttavia talvolta è preferibile evitare sfregamenti per non aggravare l'irritazione; si sconsigliano salviette contenenti alcool e profumi. L'impiego di sapone e acqua si rende necessario solo qualora le feci non si rimuovano facilmente.
Dopo la pulizia, è importante tamponare per asciugare senza strofinare e lasciare che l'area si asciughi all'aria.
Si dovrebbe poi applicare uno strato di crema o unguento protettivo formulato specificatamente per dermatite da pannolino; questi prodotti, generalmente densi, non necessitano di rimozione completa al cambio successivo del pannolino. È fondamentale evitare scrub o sfregamenti vigorosi per non danneggiare ulteriormente la pelle del neonato.
Infine, è importante non stringere eccessivamente il pannolino, specialmente durante la notte, mantenendolo sufficientemente lento per minimizzare lo sfregamento delle parti bagnate o sporche contro la pelle.
Quando rivolgersi al medico pediatra
Si consiglia di consultare il pediatra del neonato qualora si manifesti una dermatite da pannolino appena dopo la nascita, se l'eruzione non mostra segni di miglioramento o peggiora nel giro di due-tre giorni dall'inizio del trattamento, se la dermatite presenta sanguinamenti, vesciche o lesioni piene di pus, se si estende alle braccia, al viso o al cuoio capelluto del neonato, se durante l'assunzione di antibiotici il bambino sviluppa un'eruzione cutanea di colore rosso acceso con puntini rossi ai bordi, se il neonato presenta febbre accompagnata da eruzione cutanea, se la dermatite risulta essere molto dolorosa, o se si sospetta un'infezione da candida.
Prevenzione
La prevenzione è essenziale, la pelle deve essere tenuta asciutta e protetta. Frequenti cambi del pannolino sono necessari per ridurre al minimo l’esposizione della pelle a feci e urine oltre che per mantenere il bambino asciutto.
Dopo la nascita, può essere necessario cambiare il pannolino di un neonato fino a 8-12 volte al giorno, il che corrisponde a circa ogni 2-3 ore.
Recenti studi hanno dimostrato che i pannolini super assorbenti usa e getta, quando cambiati a intervalli appropriati, causano meno problemi dei pannolini di stoffa. Se l’irritazione da pannolino persiste nonostante i trattamenti deve essere presa in considerazione la possibilità che si tratti di dermatite allergica.
Per prevenire questo genere di problemi e risolverli nel caso insorgano, è necessaria un’attenzione particolare alla corretta igiene seguendo alcune regole base. È fondamentale, oltre al cambio frequente del pannolino, mantenere la zona pulita e asciutta (senza utilizzare prodotti aggressivi), lasciandola traspirare per più tempo possibile.
In sintesi
La dermatite da pannolino, nota come eritema da pannolino, è una condizione molto comune nei primi mesi di vita del neonato, acuendosi spesso dopo il quinto mese con l'introduzione di cibi solidi.
Le cause principali sono attribuibili all'attrito del pannolino, all'eccessiva umidità, alla macerazione cutanea e alla presenza di sostanze irritanti, con la possibile aggravante di pannolini poco traspiranti che favoriscono la proliferazione di agenti patogeni. È essenziale riconoscere i sintomi e le diverse tipologie di dermatite, che possono variare dalla comune irritazione a reazioni allergiche o infezioni fungine e batteriche, e attuare un trattamento adeguato che prevede la pulizia delicata, l'asciugatura accurata, l'applicazione di creme protettive e il mantenimento di una buona igiene.
L'adozione di pannolini super assorbenti e la frequenza nei cambi può ridurre significativamente il rischio di irritazioni. Tuttavia, in presenza di sintomi persistenti o gravi, è raccomandato consultare un medico pediatra per valutare la necessità di un trattamento specifico o per escludere altre condizioni cutanee.
La prevenzione, attraverso la cura attenta della pelle e l'adozione di pratiche igieniche adeguate, è il modo migliore per garantire il benessere cutaneo del neonato.