Ti sei mai fermato a riflettere sul fatto che la salute della pelle può avere un’influenza su tutto il corpo? La pelle è l’organo più esteso del corpo, ne impedisce la fuoriuscita dei liquidi e di ciò che esso contiene e protegge l’organismo da eventuali danni provocati dall’ambiente. La pelle si rinnova costantemente per poter garantire una protezione adeguata. Leggi oltre per saperne di più e per scoprire che cosa si può fare per mantenerla bella e in salute.
Che cos’è l’epidermide?
La pelle è composta da tre strati: l’ipoderma (detto anche tessuto sottocutaneo), il derma e l’epidermide [1]. L’ipoderma è lo strato più profondo e spesso e contiene le cellule adipose del corpo. Il derma è lo strato intermedio e contiene i vasi sanguigni che irrorano l’epidermide. Contiene inoltre i follicoli piliferi, le terminazioni nervose e le ghiandole sudoripare. L’epidermide è invece lo strato più esterno della pelle e ha uno spessore che va da meno di 0,1 mm sulle palpebre a 1,5 mm sulla pianta dei piedi [2].
I follicoli piliferi, le ghiandole sebacee e le ghiandole sudoripare passano tutti attraverso l’epidermide, per arrivare alla loro posizione sulla superficie della cute [2]. Le cellule esterne dell’epidermide sono tecnicamente cellule morte. Queste cellule si staccano continuamente, perché vengono prodotte nuove cellule che le sostituiscono.
Epidermide: struttura
L’anatomia dell’epidermide è strettamente correlata alla sua funzione di barriera protettiva, che mantiene il corpo idratato e lo protegge dai danni [1]. Il modo in cui le cellule aderiscono l’una all’altra e le sostanze che producono, assicurano al corpo un’adeguata idratazione e protezione dagli agenti irritanti esterni.
L’epidermide è costituta da quattro o cinque strati. Dal più interno al più esterno, vi sono lo stratum basale o strato basale (chiamato anche stratum germinativum, o strato germinativo), lo stratum spinosum (chiamato anche strato spinoso), lo stratum granulosum, lo stratum lucidum, e lo stratum corneum (chiamato anche strato corneo) [1].
Le cellule cutanee vengono prodotte in modo continuo nello strato più basso dell’epidermide e sono spinte verso l’esterno, in direzione degli strati più superficiali, subendo, nel loro percorso, una trasformazione e infine la morte cellulare. Tutto ciò è molto importante perché la pelle mantenga la sua funzione di barriera protettiva. I tre tipi più comuni di cellule cutanee sono i cheratinociti, i melanociti e le cellule di Langerhans [1]. I cheratinociti producono cheratina, un tipo di proteina con funzione protettiva. La cheratina favorisce la formazione di connessioni fisiche tra le cellule della pelle e aiuta a rafforzare le pareti cellulari. I melanociti producono il pigmento chiamato melanina, che conferisce alla pelle e ai capelli il loro colore e fornisce protezione dalle radiazioni ultraviolette [3]. Le cellule di Langerhans fanno parte del sistema immunitario dell’organismo. Queste cellule aiutano a proteggere il corpo dall’invasione dei batteri e delle particelle estranee, oltre a fagocitare le cellule cutanee danneggiate [3].
Lo stratum basale è lo strato più interno dell’epidermide, il più vicino allo strato dermico, o derma, e all’irrorazione sanguigna lì presente. Questo strato produce continuamente nuove cellule cutanee, che sono costantemente in movimento verso la superficie della pelle. Muovendosi, le cellule cutanee cambiano di continuo forma e funzione. Questo significa che la pelle è in continuo rinnovamento, per produrre nuove cellule che vanno a sostituire quelle morte che si staccano [1].
I due o tre strati dell’epidermide intermedi servono principalmente a sostenere lo strato più esterno, lo stratum corneum, nella sua funzione di barriera protettiva. Il primo tra questi, appena sopra lo stratum basale, è lo stratum spinosum, così chiamato a motivo delle cellule spinose presenti in questo strato. Queste cellule hanno delle protrusioni spinose fatte di cheratina, che formano una connessione a ponte con le altre cellule, rafforzando la struttura fisica della cute e fornendo resistenza agli stress fisici [1].
Al di sopra dello stratum spinosum troviamo lo stratum granulosum. Questo strato, detto anche strato granuloso, prende il nome dai granuli visibili nelle cellule di questo strato. Questi granuli sono necessari per la trasformazione della cheratina che compone gran parte della pelle. Lo stratum granulosum è lo strato più superficiale tra quelli che contengono cellule vive; uno o due strati sovrastanti lo stratum granulosum contengono cellule cutanee che sono considerate tecnicamente morte. Infatti, è in questo strato che le cellule cutanee subiscono una trasformazione per diventare corneociti o cellule squamose degli strati epidermici esterni [1].
Lo strato successivo, ossia lo stratum lucidum, o strato lucido, è presente solo nella cute spessa del palmo della mano e della pianta del piede, oltre che sulle unghie e sugli alluci. Questo strato è costituito da cellule morte e appiattite, contenenti una proteina ricca di lipidi chiamata eleidina, che fornisce una protezione dall’acqua. L’eleidina conferisce inoltre alle cellule dello stratum lucidum il loro aspetto trasparente [1].
Lo strato più esterno dell’epidermide, lo stratum corneum, è costituito da cellule dure, cornee, che proteggono gli strati più interni dell’epidermide. Questi corneociti, fungono anche da barriera, prevenendo la perdita di acqua e l’invasione da parte di sostanze estranee. Queste cellule morte si staccano e vengono continuamente sostituite da cellule provenienti dallo stratum granulosum o dallo stratum lucidum. L’intero strato è sostituito all’incirca ogni quattro settimane [1].
Epidermide: funzioni
Lo strato epidermico della pelle fornisce al corpo una notevole protezione da disidratazione, sfregamento e danni fisici. Protegge dall’esposizione ai raggi ultravioletti, da batteri responsabili di malattie e da altri agenti patogeni, oltre che da agenti chimici nocivi e altre sostanze [2]. Con l’aiuto delle ghiandole sudoripare, l’epidermide regola inoltre la temperatura corporea. Tali funzioni di barriera sono fornite principalmente dalle cellule squamose nello stratum corneum, lo strato più esterno dell’epidermide. Queste cellule si uniscono strettamente tra di loro, rendendo difficile l’ingresso nel corpo per le sostanze nocive e i patogeni. La struttura previene inoltre la perdita di acqua passiva, mantenendo idratate le aree interne del corpo. La cheratina nell’epidermide rende la pelle dura e resistente ai microrganismi, a eventuali danni fisici e all’irritazione dovuta ad agenti chimici. La melanina presente nell’epidermide protegge le cellule dai danni causati dalle radiazioni ultraviolette [1].
Epidermide: condizioni e disturbi
Le condizioni e malattie della pelle sono molte. La dermatite atopica, nota anche come eczema, è una condizione della pelle comune caratterizzata da pelle secca e pruriginosa. Si ritiene che derivi da una disfunzione dello strato di barriera protettiva dell’epidermide legata a fattori psicologici e ambientali [4,5]. La psoriasi è un’altra condizione comune associata a un’alterazione della regolazione dello spessore dell’epidermide [5]. Si ritiene che derivi da un disturbo del sistema immunitario ed è caratterizzata da un’eruzione cutanea e prurito.
La sclerodermia è una condizione cutanea che provoca una produzione di collagene in eccesso, che determina un ispessimento della pelle. Possono esservi un interessamento anche dei muscoli e delle ossa e la causa è sconosciuta. La sclerodermia è caratterizzata anche da pelle pruriginosa [6]. Il melanoma, infine, causato da una crescita anomala di melanociti, è una forma di tumore della pelle, che spesso si sviluppa in seguito all’esposizione alle radiazioni ultraviolette provenienti dal sole. I sintomi includono una crescita insolita sulla pelle o un cambiamento di un neo già presente [1].
Epidermide: trattamenti e altre curiosità
Tutte le condizioni e le malattie sopra citate devono essere diagnosticate e trattate da un medico professionista, preferibilmente un dermatologo. L’eczema è trattato principalmente con creme topiche idratanti a base di olio e unguenti, che aiutano a ripristinare l’idratazione naturale della pelle e alleviano la secchezza e il prurito causato dall’eczema [4]. I sintomi della psoriasi si possono ridurre con l’applicazione topica di una crema idratante. Altri trattamenti includono l’applicazione topica di un unguento o una crema a base di corticosteroidi e la terapia con raggi ultravioletti. I pazienti devono consultare un medico per stabilire quale sia il miglior ciclo di trattamento [5].
Il dolore causato dalla sclerodermia può essere trattato con farmaci antinfiammatori. La pelle secca e pruriginosa associata a sclerodermia può essere ridotta con una crema idratante topica [6]. Il trattamento per il melanoma può includere l’intervento chirurgico, la radioterapia, l’uso di farmaci o la chemioterapia [1].
Riferimenti bibliografici
[1] Yousef H, Alhajj M, Sharma S. Anatomy, Skin (Integument), Epidermis. [Aggiornamento: 19 novembre 2021]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan-. Disponibile all’indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK470464/
[2] Kolarsick, Paul A. J. BS; Kolarsick, Maria Ann MSN, ARHP-C; Goodwin, Carolyn APRN-BC, FNP Anatomy and Physiology of the Skin, Journal of the Dermatology Nurses' Association: July 2011 - Volume 3 - Numero 4 - p 203-213doi: 10.1097/JDN.0b013e3182274a98. Disponibile all’indirizzo:https://journals.lww.com/jdnaonline/fulltext/2011/07000/anatomy_and_physiology_of_the_skin.3.aspx
[3] Wickett, RR, Visscher, MO. Structure and Function of the Epidermal Barrier. American Journal of Infection Control. 2006 Dec 1;34(10):S98-S110. DOI: https://doi.org/10.1016/j.ajic.2006.05.295 Disponibile all’indirizzo: https://www.ajicjournal.org/article/S0196-6553(06)00950-3/fulltext
[4] Kapur S, Watson W, Carr S. Atopic dermatitis. Allergy Asthma Clin Immunol. 2018 Sep 12;14(Suppl 2):52. doi: 10.1186/s13223-018-0281-6. PMID: 30275844; PMCID: PMC6157251.
[5] Lim KM. Skin Epidermis and Barrier Function. Int J Mol Sci. 2021 Mar 16;22(6):3035. doi: 10.3390/ijms22063035. PMID: 33809733; PMCID: PMC8002265.
[6] Odonwodo A, Badri T, Hariz A. Scleroderma. [Aggiornamento: 9 agosto 2021]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2022 Jan-. Disponibile all’indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK537335/